Allontanamento per meno di 12 ore non è evasione

Per i padri in regime di detenzione domiciliare per assistere i figli minori di anni 10 (quando la madre sia
impossibilitata), il reato di evasione non scatta per allontanamenti inferiori alle 12 ore.

Va, dunque, dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 47-ter, comma 1, lett. b), e 8, della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), per violazione dell’art. 3 Costituzione, nella parte in cui non limita la punibilità ai sensi dell’art. 385 c.p. al solo allontanamento che si protragga per più di dodici ore, come stabilito dall’art. 47-sexies, commi 2 e 4, della suddetta legge n. 354 del 1975, sul presupposto di cui all’art. 47-quinquies, comma 1, della medesima legge, ovvero che non sussista un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti.

L’ammissione del padre detenuto alla detenzione domiciliare ordinaria o a quella speciale, infatti, non può che comportare l’applicazione, ad esso, del medesimo regime previsto per la madre.

Si legga la sentenza della Corte cost., 22-11-2018, n. 211

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