Aggredibilità del patrimonio dell’indagato e della società

In caso di reati tributari commessi dall’amministratore di una società, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente può essere disposto, nei confronti dello stesso, all’esito di una valutazione allo stato degli atti della consistenza patrimoniale della società.

Qualora risulti impossibile il sequestro diretto del profitto del reato nei confronti dell’ente che ha tratto vantaggio, il predetto amministratore non godrà del beneficio della preventiva escussione sul patrimonio della società, in quanto la pubblica accusa non è tenuta alla preventiva ricerca di liquidità o di altri cespiti riferibili alla persona giuridica se se in termini deduttivi non materialmente accertati emerge l’incapienza di questa.

Sarà, invece, onere della persona fisica indagata ed incisa dalla misura cautelare reale indicare in sede di impugnazione della stessa l’esistenza e la consistenza di beni patrimoniali societari.

Cass. penale 24 gennaio 2019, n.3591

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